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5 cose da vedere nella Tuscia intorno Viterbo

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Viterbo è il capoluogo della Tuscia, città ricca di storia, di monumenti e di tradizioni importantissime. Non sono da meno le frazioni e i piccoli paesi che la circondano e che offrono esempi di archeologia antica, di palazzi rinascimentali e parchi unici al mondo. Ecco allora cinque tappe da non perdere intorno Viterbo.

1) Visitare Ferento

Ferento a una decina di chilometri da Viterbo sorge l’antica Ferentium, occupata già nel IV secolo a.C. Ferento conobbe il massimo splendore in età augustea e diede i natali a Flavia Domitilla, moglie dell’Imperatore Vespasiano e madre di Tito. Attorno al ripiano su cui sorgeva la città sono state recuperate varie necropoli, mentre ad Acquarossa, vicino ad una villa rustica è tornato alla luce una parte di acquedotto che forniva di acqua Ferento, passando per i monti Cimini.

Antico teatro romano di Ferento

Antico teatro romano di Ferento

Al secondo secolo dopo Cristo risale un epigrafe che descrive Ferento come “splendidissima civitas”, con il suo teatro, il foro, le terme e i numerosi palazzi. Proprio il teatro è la struttura che è giunta meglio conservata fino ai nostri tempi. Oggi è infatti possibile ammirare le 28 arcate che cingono la cavea scavata direttamente nel tufo, lo spazio riservato all’orchestra e il palcoscenico sul quale ogni estate si svolge un’importante stagione teatrale.

2) Fermarsi al Santuario della Quercia

La Quercia è la frazione di Viterbo famosa per ospitare il Santuario della Quercia, dedicato alla Madonna e ai suoi miracoli, raccontati da numerosissime tavolette votive presenti al suo interno. La Madonna, risalente all’inizio del XV secolo, fu dipinta su tegola dal maestro Martello, per commissione di Battista Juzzante, ed è oggi contenuta nel tronco di una quercia.

Madonna della QuerciaL’anno dei grandi miracoli si fa coincidere con il 1467 quando la Madonna salvò Viterbo da una terribile pestilenza. Il Santuario, completato circa un secolo dopo su disegno di Giuliano da Sangallo, si apre con una facciata decorata da terracotte di Andrea della Robbia.

3) Rilassarsi a San Martino al Cimino

Altra frazione del comune di Viterbo, San Martino al Cimino è un luogo dove concedersi momenti di assoluto relax circondati dai monti e dai boschi di faggi, castagni e querceti dei Cimini.

La faggeta di San Martino al CiminoDa non perdere l’imponente Chiesa di San Martino e il Palazzo Pamphili. La Chiesa, di origine duecentesca, ha subito vari rifacimenti, ma mantiene in sé l’austerità delle linee originali accentuate dalla fredda pietra del peperino, tipica della zona. Il Palazzo risale invece al XVII secolo e ancora oggi conserva tracce di arte tardoseicentesca, come per esempio i magnifici soffitti a cassettoni dorati del piano nobile.

4) Scoprire Bagnaia

A pochi chilometri oltre la frazione della Quercia, si incontra Bagnaia, famosa per ospitare Villa Lante, bellissimo esempio di giardino all’italiana di stampo rinascimentale.

Villa Lante

Villa Lante

Nella città vecchia non mancano esempi di arte medioevale, come il Castello e la Torre cilindrica che si apre su Piazza XX Settembre, la stessa da cui si dipanano le tre vie in salita che portano all’ingresso del parco.

5) Immergersi nella natura intorno Viterbo a Vitorchiano

Vitorchiano è inserito tra i borghi più belli d'Italia, vanta la Bandiera Arancione e uno dei centri storici meglio conservati della Tuscia. Da subito è infatti rintracciabile la forte impronta medioevale prima e rinascimentale poi, con la cinta muraria, le torri, i profferli, le piazzette, le fontane con fuso e i palazzi dell'epoca.

Il centro, quasi completamente costruito in peperino, merita una visita, tra edifici storici e piccole chiesette, oltre ai numerosi punti belvedere da cui godere della bellissima vista sulla valle.

Centro Botanico Moutan (Ph: www.centrobotanicomoutan.it)

Centro Botanico Moutan (Ph: www.centrobotanicomoutan.it)

Sempre a Vitorchiano sorge il Centro Botanico Moutan, dal termine utilizzato in Cina per indicare la pianta delle peonie, che qui viene studiata e coltivata in tutte le sue varietà. Il centro occupa un’area di circa 15 ettari ed è senza alcun dubbio la più ampia collezione di peonie arboree ed erbacee esistente al mondo.

Per saperne di più su questo angolo di Tuscia, scopri la guida completa di Viterbo.