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Il giardino della Serpara di Civitella d'Agliano, dove natura e arte si fondono

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Il giardino della Serpara a Civitella d’Agliano, a nord di Viterbo, è un magnifico spazio in cui le opere scultoree si fondono in un affascinante equilibrio con la natura circostante, creando un ambiente unico, stimolante e rilassante, perfetto per trascorrere qualche piacevole ora nell’alta Tuscia.

Questo luogo nasce dalla mente dell'artista Paul Wiedmer, scultore svizzero che ha voluto ricreare nella nostra terra un microcosmo unico al mondo in cui unire la sua passione per la botanica con quella per l’arte, intesa come forma di creatività che rispetta il territorio e l’ambiente e si integra in maniera armonica con essi.

giardino della Serpara

Lo stesso Wiedmer racconta di aver trovato nella Valle de La Serpara di Civitella d'Agliano un diamante grezzo che insieme alla moglie, nel pieno degli anni Ottanta, decise di trasformare in un gioiello scintillante.

Da allora i due lavorarono ogni giorno per dare vita al loro progetto, rispettando la natura a tratti ancora incontaminata che popola quelli che oggi sono ormai diventati oltre 4 ettari di tenuta all'interno della quale è nato anche uno studio per progetti d'arte.

Si tratta di un vero e proprio atelier all'interno del quale negli anni hanno preso vita le opere che sono andate a popolare il giardino della Serpara, in una continua ricerca di sintonia con il territorio circostante.

Le installazioni presenti all’interno del giardino della Serpara sono opera di numerosi artisti tra cui Spoerri, Tinguely, Niki De Saint Phalle, Luginbuehl e molti altri che nel corso degli anni hanno collaborato con Wiedmer e reso possibile la realizzazione di questa opera d’arte a cielo aperto del nostro territorio.

giardino della Serpara opera

Tanti artisti diversi dunque, circa una trentina, provenienti da tutto il mondo, che con la loro creatività e il loro stile personale hanno dato vita ad una collezione variegata che unisce insieme tecniche e materiali di diversa natura.

Ad oggi il giardino conta circa quaranta opere che richiamano a volte per analogia ed altre per contrasto la grande tradizione italiana dei parchi che nella Tuscia trova esempi importanti come il Parco dei Mostri di Bomarzo e i giardini all’italiana di Villa Lante e Palazzo Farnese.

Il parco non ha un orario fisso di apertura, ma è possibile scoprirlo previa prenotazione; la visita è un vero e proprio viaggio nel mondo dell’arte e della natura e in alcuni casi permette anche di entrare in contatto con gli artisti e conoscere così direttamente da essi la loro personale visione del mondo.