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I migliori prodotti tipici della Tuscia

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La Tuscia è una terra fertile, ricca di campi coltivati, di boschi, di laghi e corsi d'acqua e pascoli dai quali non possono che nascere prodotti di eccellenza da portare in tavola per far conoscere in un modo diverso le meraviglie, anche enogastronomiche, del nostro territorio.

Da qualche anno è così iniziata un'opera di sostegno e promozione di alcuni prodotti agricoli e di allevamento della Tuscia, per la loro importanza economica all'interno dell'economia del territorio, così come per  il legame con la storia e le tradizioni locali che meritano di essere preservate e trasmesse.

L'enogastronomia della Tuscia si basa su prodotti genuini, conosciuti e apprezzati già al tempo degli Etruschi, che coltivavano l'olivo e la vite e mangiavano carne degli animali presenti sul territorio.

Oggi come ieri sono questi i sapori tipici di questa zona dell'alto Lazio; pronti a scoprirli insieme tutti i prodotti tipici della Tuscia?

Aglio Rosso di Proceno

L'Aglio Rosso di Proceno è coltivato all'interno dell'omonimo comune, su un territorio collinare con qualità tali da conferire un sapore forte e persistente al prodotto che può comunque vantare una buona digeribilità e un'ottima capacità di conservazione.

Aglio rosso Tuscia

 

Asparago Verde di Canino

L'Asparago verde di Canino è un ortaggio dal colore completamente verde, su tutto il gambo, che viene prodotto in un'area ristretta individuata in gran parte all'interno del Comune di Canino ed in misura minore nei comuni di Tessennano, Tuscania e Arlena di Castro.

Castagna dei Monti Cimini

Il marrone/castagna dei Monti Cimini  ha una polpa dolce e saporita ed è facilmente sbucciabile.

Caldarroste San Martino nel Cimino

Nel territorio della Tuscia la castagna dei Monti Cimini si è diffusa al punto da diventare parte integrante del territorio, nei boschi intorno al Lago di Vico così come nel territorio intorno alla Faggeta Cimina, tra Soriano nel Cimino, Canepina, ecc, che dedicano sagre ed eventi speciali a questo prodotti di eccellenza della Tuscia.

Cece del Solco Dritto

Il Cece del Solco Dritto è una leguminosa da granella caratterizzata da semi lisci di colore bianchiccio, coltivata in una zona compresa tra i comuni di Valentano e Acquapendente.

Ceci solco dritto

Il suo nome è legato alla tradizione contadina del comune di Valentano "La tiratura del solco dritto" che si ripete ogni 14 agosto nella piana sottostante il paese.

Coregone del Lago di Bolsena

Il Coregone del Lago di Bolsena è sicuramente la specie più diffusa nel lago omonimo, tanto da rappresentare il 50% del pescato.

Si tratta di una specie non autoctona, immessa nelle acque di Bolsena agli inizi del secolo scorso, dai laghi dell'Italia del Nord dove è conosciuta spesso come lavarello.

Fagiolo del Purgatorio di Gradoli

Il Fagiolo del Purgatorio di Gradoli è prodotto per l'80% nel comune omonimo e per il 20% in quello di Acquapendente.

Si tratta di una varietà è coltivata da secoli, come testimonia il pranzo organizzato a partire dal 1600 a Gradoli in occasione del mercoledì delle ceneri, denominato appunto pranzo del Purgatorio, di cui il fagiolo è piatto principale.

Farro del Pungolo di Acquapendente

Il Farro del Pungolo di Acquapendente è un prodotto simile al grano, ottimo per zuppe e minestre, ma si differenzia da quest'ultimo per la particolare caratteristica della sua granella che, dopo la trebbiatura, resta vestita.

 

Farro del Pungolo di Acquapendente

Lenticchia di Onano

La Lenticchia di Onano è una leguminosa da granella, piccola e tondeggiante, destinata al consumo alimentare fresco; la sua coltivazione ha origini antichissime e ne troviamo menzione in documenti del 1500.

Miele di Monte Rufeno

Il Miele di Monte Rufeno è un Miele Millefiori di bosco e sottobosco ottenuto da apiari siti all'interno della Riserva Naturale di Monte Rufeno, che si estende su circa 3000 ettari di terreno nel comune di Acquapendente, al confine con Toscana e Umbria.

Nocciola dei Monti Cimini

La nocciola, nella varietà Tonda Gentile Romana, è presente su gran parte del territorio della Tuscia; la sua coltivazione risale a tempi antichissimi, prima dei Romani, quando era presente sul territorio a livello di sottobosco e allo stato selvatico. Come riferisce il nutrizionista di Caprarola, grazie al suo profilo nutrizionale è un frutto molto benefico e da sempre aiuta i residenti a coltivare la salute.

Nocciole Tuscia

Oggi la nocciola dei Monti Cimini, che a Caprarola viene celebrata con una vera e propria sagra ad essa dedicata, è utilizzata per produrre creme di nocciola spalmabili e tantissimi dolci tipici tra cui i famosi tozzetti.

Olio della Tuscia

Dell'olio extravergine della Tuscia abbiamo avuto modo di parlare in maniera approfondita in questo articolo e in occasione di Orgolio, il primo festival a lui dedicato a Viterbo.

olio di oliva extravergine Tuscia

Basti ricordare che la produzione di Olio DOP della Tuscia (DOP Canino, DOP Tuscia, DOP Teverina e DOP Monti Cimini) si concentra lungo l'asse che collega Viterbo e Vetralla a Canino, patria ufficiale delle nostre olive di qualità, raccolte e spremute entro 24 ore per preservare tutte le loro qualità organolettiche e nutrizionali e tenere bassa l'acidità.

Patata dell'Alto Viterbese

La Patata dell'Alto Viterbese viene prodotta sui terreni a Nord del Lago di Bolsena, tra i comuni di Grotte di Castro, San Lorenzo Nuovo, Bolsena, Gradoli, Latera, Acquapendente e Onano.

Per questa produzione, come per la maggior parte di quelle precedenti, è fondamentale la presenza dei terreni vulcanici, caratteristici della Tuscia, che sono ricchissimi di sostanze nutritive e garantiscono ottime rese produttive senza inficiare sulla qualità dei prodotti stessi.

Vini della Tuscia

Anche ai vini della Tuscia abbiamo dedicato un articolo a parte in cui presentare i marchi DOC e IGT prodotti sul nostro territorio, dall'Aleatico di Gradoli all'Est!Est!!Est!!! di Montefiascone dal Greco di Vignanello ai Colli Etruschi Viterbesi, scoprite insieme a noi la meraviglia dei vini della Tuscia.