C’era una volta' un piccolo paese della Tuscia in cui le fiabe prendono vita.
L’articolo di oggi potrebbe iniziare proprio così; esiste infatti un luogo, in provincia di Viterbo, in cui le abitazioni sono pagine aperte di libri di favole che fanno sognare piccoli e grandi.
Questo luogo è Sant’Angelo, una frazione del comune di Viterbo che grazie a questo progetto ambizioso sta vivendo un periodo di splendore dopo i momenti difficili vissuti pochi mesi fa.
A giugno del 2017 infatti un vasto incendio colpì le sue campagne, insieme a quelle della vicina frazione di Roccalvecce. Le fiamme arrivarono a lambire il centro abitato e 150 persone si ritrovarono da un momento all’altro senza abitazione.
In quel preciso istante, di fronte al rischio di trasformare un antico borgo in un luogo spopolato, un paese fantasma, Gianluca Chiovelli ha deciso di trasformare in realtà la sua visionaria idea di trasformare Sant’Angelo in un paese delle fiabe, dando vita ad un vero e proprio percorso artistico che parlasse una lingua popolare come quella delle fiabe appunto, accompagnando i visitatori attraverso i personaggi e le storie più famose della loro infanzia.
La trasformazione del borgo di Sant’Angelo nel paese della fiabe ha avuto così inizio alla fine dello scorso anno, con il murales dedicato ad Alice nel Paese delle Meraviglie. Nel 2018 grazie ad artisti provenienti da diverse parti del nostro Paese si sono aggiunti i dipinti dedicati al Piccolo Principe, le Fate di Avalon, La piccola fiammiferaia, Hansel e Gretel e Don Chisciotte.
L’ambizioso progetto di dar vita al paese delle fiabe, completamente autofinanziato tramite donazioni destinate all’associazione ACAS (Associazione Culturale Arte e Spettacolo), prevede la realizzazione di 40 murales e numerose installazioni artistiche.
Non è impresa semplice, le difficoltà non mancano, ma a Sant’Angelo si respira voglia di fare e volontà di riscatto e in fondo la favola più bella la sta scrivendo chi giorno dopo giorno si impegna per dare nuova vita a questo luogo speciale e magico.
Cosa vedere vicino a Sant'Angelo
A poca distanza da Sant'Angelo sorge l'antico borgo di Roccalvecce, con le sue case in tufo e il suo antico castello.
I ritrovamenti effettuati sul territorio testimoniano la presenza di un insediamento etrusco prima e romano poi.
Durante il Medioevo il borgo e il suo castello furono proprietà di diverse famiglie presenti sul territorio, dai Monaldeschi di Bagnorea ai Colonna e ai Chigi Albani finché alla fine del 1600 passò definitivamente nelle mani della famiglia Costaguti che ancora oggi ne è proprietaria.
Da non perdere nei dintorni anche il borgo fantasma di Celleno, nota come il paese fantasma, con una storia per molti versi simile a quella della ben più famosa Civita di Bagnoregio, che regala scorci deliziosi e un'atmosfera di altri tempi.
Come avrete capito il paese delle fiabe di Sant'Angelo sorge in posizione privilegiata, nella zona della Teverina, a meno di 20 chilometri da Viterbo, da Civita di Bagnoregio, Bomarzo e Vitorchiano e consigliamo a tutti di includerlo, insieme ai suoi dintorni, in un giro nella Tuscia più autentica che ha voglia di riscatto e di nuova vita!