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Tutti i formaggi tipici della Tuscia

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Quali sono i formaggi tipici della Tuscia?

Se amate il viterbese e vi state chiedendo cosa mangiare a Viterbo e nei territori limitrofi, oggi noi di MyTuscia vi portiamo alla scoperta dei prodotti caseari che contraddistinguono questo territorio.

Nel caso in cui stiate programmando un viaggio in Tuscia, prendete carta e penna o salvate questo articolo perché dovrete assolutamente assaggiare i formaggi elencati di seguito o acquistarli per riportarli a casa.

 

formaggi della Tuscia

Foto di Alexander Maasch via Unsplash

Un po’ di storia:

I formaggi venivano prodotti già in epoca etrusca e alcune testimonianze ci dimostrano che gli etruschi utilizzavano coagulanti vegetali, come il latte di fico e il fiore di cardo.

Le tecniche di lavorazione dei prodotti caseari migliorarono e si perfezionarono con l’arrivo dei Romani, che conquistarono l’antica Etruria.

Lavorazione:

Quasi tutte le aziende casearie della Tuscia, pur avvalendosi di macchinari di ultima generazione, hanno mantenuto intatto il processo di lavorazione tradizionale, conservando una produzione di tipo artigianale, che garantisce l'unicità di questi prodotti.

 

Selezione formaggi tipici della Tuscia

Foto di Alice Donovan Rouse via Unsplash

I formaggi tipici della Tuscia:

Scopriamo i formaggi della Tuscia e le loro peculiarità:

  • La caciotta con nocciole dei Monti Cimini: questa caciotta è caratterizzata dalla presenza delle nocciole in granella, il cui sapore si sposa perfettamente con quello delicato di questo formaggio. Questa caciotta è ottima per accompagnare gli aperitivi o da gustare semplicemente a tavola.

 

  • Il pecorino del viterbese: questo formaggio può essere gustato al naturale o, in alternativa, aromatizzato con il peperoncino, il pepe o il tartufo. Esistono anche altre tipologie di pecorino, come il pecorino “cenerino”, che è una delle eccellenze della Tuscia. Questo formaggio viene prodotto con latte di pecora e successivamente trattato con olio di oliva e cenere di camino e lasciato stagionare per altri 60-90 giorni. Abbiamo poi il pecorino viterbese “alle foglie di noci” che, dopo una stagionatura in cella, viene rivestito con foglie di noci e lasciato stagionare per altri 10-30 giorni. Le foglie di noce conferiscono al pecorino un sapore intenso e decisamente particolare, per questo si consiglia di abbinarlo a vini rossi di corpo. Nella zona del Lago di Bolsena c’è il pecorino in grotta, che viene fatto stagionare su mensole di castagno, adagiato su un letto di erbe aromatiche, all’interno di grotte vulcaniche. È proprio questa antica ricetta a garantirne l’eccellenza. Questo formaggio è caratterizzato da una pasta dura e una una crosta untuosa, secca, di colore paglierino. Ha un sapore che può variare dal dolce al leggermente salato, ma può essere anche piccante con intense note aromatiche, se fatto stagionare oltre i sei mesi.

 

Formaggi del viterbese

Foto di Jez Timms via Unsplash

 

  • La ricotta romana DOP: questo formaggio, ottenuto dal siero di latte ovino, è caratterizzato da un aroma lattico pecorino, dolciastro. È un prodotto a baso contenuto di grassi e presenta una struttura morbida senza crosta e una superficie esterna bianca.

 

  • Lo Stracchino di capra: è un formaggio fresco, leggero e ad alta digeribilità (la leggerezza gli è conferita dal latte di capra). Data la consistenza cremosa della sua pasta, è ottimo da spalmare.

 

Formaggio stracchino Tuscia

Foto di Anita Peeples via Unsplash

 

  • La ricotta viterbese: è un formaggio fresco e viene preparato con latte ovino. Questo prodotto caseario trae origine dalle antiche tradizioni di emigranti sardi e di pastori locali che si tramandano le tecniche di lavorazione da circa 90 anni. Per il suo sapore molto delicato e la sua consistenza morbida, è ottima da impiegare nella preparazione dei dolci e viene spesso utilizzata per farcire le bertolacce.

 

E voi, quale di questi formaggi tipici della Tuscia amate di più?

Per scoprire tutti gli altri prodotti tipici della Tuscia vai a questa pagina.

 

 

Imm. in evidenza di Jez Timms via Unsplash