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Chiese di Fabrica di Roma

Le antiche Chiese

  • Scopri la Tuscia Chiese di Fabrica di Roma

    La Chiesa di San Silvestro, ingrandita e rimaneggiata nel XVI secolo, presenta un abside con un affresco risalente al XVI secolo e attribuito a Lorenzo e Bartolomeo Torresani. L’affresco, diviso in più parti, rappresenta le scene dell’Ultima Cena, della Crocifissione, della Flagellazione e del Paradiso.


    Negli altari laterali sono rappresentati l’Assunzione, Santa Elisabetta d’Ungheria, San Gaetano, San Francesco d’ Assisi, Santa Rosa da Viterbo, le anime purganti e l’Assunta. Sotto l’altare centrale è custodito il corpo santo di San Giustino Martire, patrono insieme a San Matteo, della cittadina di Fabrica di Roma.


    La Chiesa di Santa Maria della Pietà ha origini molto antiche; risale infatti molto probabilmente agli ultimi anni del Quattrocento e presenta una pianta ottagonale che doveva essere coperto da una cupola che non fu mai realizzata.


    La Chiesa venne affidata ai padri dell’Ordine di Sant’Agostino a metà del 1500 che abitarono il convento per oltre 100 anni finché non dovettero lasciarlo per ordine del Papa. Intanto a metà del XVI secolo erano stati commissionati gli affreschi principali della Chiesa, tra cui quelli della navata e della tribuna ottagonale ai fratelli Torresani. Gli affreschi riproducono scene di vita religiosa, della Vergine, dei Santi Andrea, Antonio Abata, Michelangelo Arcangelo ed altri.


    La Chiesa della Madonna della Vittoria, nota a tutti con questo nome, è in realtà intitolata a San Sebastiano; essa mostra una facciata a vela dotata di campanile, con al centro un bel portale sormontato da un solo oculo. L’interno, piccolissimo, è ad una sola navata con un soffitto coperto a capriate.


    La Chiesa della Madonna della Stradella fu probabilmente costruita intorno ad un’edicola mariana realizzata al margine del territorio di Fabrica, oltre il primo nucleo cittadino e le sue mura, come protezione per i viandanti. Anche in questo caso la pianta è ottagonale, la facciata semplice, così come gli interni, dove si scorge un solo dipinto murale, sopra l’altare, raffigurante la Madonna con Bambino e risalente al Quattrocento.