Abitata dagli etruschi fin dal VI secolo e già citata nell’Eneide di Virgilio, in posizione privilegiata lungo la Via Amerina, Orte divenne municipio romano nel I secolo a. C.
La cittadina assunse sempre maggiore importanza nel corso dell’Alto Medioevo, quando divenne sede vescovile e i Bizantini vi costruirono numerose fortificazioni.
Contesa dai Longobardi, occupata dagli Arabi e riconquistata nel 914, intensificò intorno all’anno 1000 il proprio controllo sul Tevere e sul territorio, contendendone il primato a cittadine come Amelia, a Narni e all'abbazia di Farfa e acquistando sempre maggiore importanza.
Basti pensare che nel XIV secolo Orte contava più di 5.000 abitanti; una cifra altissima se si considera che Roma ne aveva circa 35.000.
Nei secoli successivi lotte interne ed epidemie spinsero gli abitanti ad abbandonare i borghi sorti sul territorio di Orte, complice anche la caduta del ponte sul Tevere e la costruzione solo successiva di Ponte Felice, lungo però la Via Flaminia.
Nel XVII secolo Orte divenne sede di Governatorato per un territorio esteso quanto quello Diocesano.
La costruzione della ferrovia pontificia, nel 1864, diede inizio alla ripresa e vide sorgere attorno alla stazione ferroviaria un agglomerato di case in continua espansione.
Lo snodo ferroviario tra i più importanti del centro Italia, l’Autostrada del Sole e la superstrada Civitavecchia-Orte-Cesena hanno restituito negli ultimi decenni ad Orte il ruolo di importante crocevia che aveva avuto un tempo con la Via Amerina e la Flaminia.