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Il Palazzo Farnese di Caprarola

Meravigliosa testimonianza dell' architettura italiana

  • Scopri la Tuscia Il Palazzo Farnese di Caprarola

    Il Palazzo Farnese di Caprarola sorge su una collina, in posizione dominante rispetto all’intero abitato e al territorio circostante.


    La sua mole, la sua distanza prospettica e il suo rapporto con l’impianto urbano e il paesaggio dovevano celebrare la grandezza della famiglia Farnese, che dominò queste terre dagli inizi del XV secolo fino al 1649.


    Il palazzo risente nelle sue forme di due diverse fasi costruttive; nato come residenza fortificata assunse invece, sotto la guida di Jacopo Barozzi da Vignola, l’aspetto di uno splendido palazzo rinascimentale.


    L’edificio fu infatti iniziato intorno al 1520 per volere del cardinale Alessandro Farnese, che sarebbe diventato papa con il nome di Paolo III.


    Nel progetto iniziale di Antonio da Sangallo il Giovane e Baldassarre Peruzzi, il Palazzo era stato pensato come una fortezza atta a resistere a qualsiasi attacco esterno.


    La costruzione, di forma pentagonale, con muri a scarpa, fossato e bastioni agli angoli fu abbandonata nel 1534 quando Alessandro salì al trono pontificio.


    I lavori ripresero solo un ventennio dopo, per volere del nipote maggiore del papa, conosciuto come “il gran cardinale”, che volle trasformare il Palazzo in una residenza elegante e sontuosa.


    Nel 1556 entrò in scena Jacopo Barozzi da Vignola che lavorò al progetto per conto del cardinale. Tre anni dopo si diede inizio ai lavori, terminati nel 1573, anno della sua morte.


    Al Palazzo si accede attraverso due diversi sistemi di scale e un ampio piazzale trapezoidale.


    La facciata è percorsa da terrazze laterali che nel suo progetto di modifica, il Vignola ha ricavato tagliando i preesistenti bastioni angolari.


    Gli ambienti interni si sviluppano intorno al cortile circolare e vantano affreschi del Vignola, di Jacopo Zanguidi detto il Bertoja, di Raffaellino da Reggio, di Taddeo e Federico Zuccari e di Giovanni Antonio da Varese che ha dipinto le carte geografiche della Sala del Mappamondo.


    Il pianterreno, noto come “dei Prelati”, accoglieva le guardie e gli ospiti in arrivo alla residenza del cardinale, a cui era invece riservato il piano superiore, con due appartamenti distinti, uno per l’estate e uno per l’inverno.


    Servitori e uomini di corte alloggiavano invece negli ultimi due piani, mentre le cucine, da poco restaurate erano state scavate nel tufo alla base della fortezza dal Vignola e occupano dunque il livello del fossato.


    Il pianterreno e il piano delle stanze del cardinale sono collegati tra loro dalla monumentale Scala Regia, di forma elicoidale, che rappresenta senza dubbio una delle creazioni più belle ed originali del Barozzi.


    Le camere private del cardinale affacciano su due piccoli giardini quadrati, cinti da mura e non visibili dall’esterno, che si raggiungono attraverso dei ponti che scavalcano il vecchio fossato.


    Ancora oltre, lungo la collina sorgono una serie di terrazze e fontane scenografiche realizzate da Jacopo del Duca e Giovanni Antonio Garzoni; percorrendo il barco, tra alberi secolari e terrazzamenti si giungo alla “Casina del Piacere”, nata come rifugio per la caccia.


    Il Palazzo Farnese di Caprarola e gli “orti farnesiani” passarono alla famiglia dei Borbone dopo l’estinzione dei Farnese e furono acquistati dallo stato italiano nel 1941. Dal 1973 è affidato in consegna alla Soprintendenza che ne cura l’intera gestione.


    Orari e Biglietti


    Apertura tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 8:30 alle 19:30 (ultimo ingresso ore 18:45)


    Biglietto: € 5,00 - Ridotto: € 2,50 - Biglietteria: 0761 646052


    Giorni Feriali


    La visita non è libera, ma un addetto alla vigilanza, accompagnerà il gruppo (con funzioni di controllo e non di guida)



    • Visita del Palazzo (durata 45 minuti) - Ingresso ogni 30 minuti.

    • Visita del Palazzo e del Parco (durata 1 ora e mezza circa).


    Giorni Festivi



    • Visita libera del Palazzo (il Parco è chiuso)

    • Visite guidate a cura dell' A.G. Tur. (Associazione Guide Turistiche Provincia di Viterbo) a pagamento (€ 2,50). Orari: 10:00 - 12:00 - 15:00 - 17:00