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Antico Porto di Gravisca

L'antico porto di Tarquinia

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    Alle spalle del porto di Corneto, detto porto Clementino, sorgeva uno dei porti più antichi della città di Tarquinia, risalente al 600 a.C. e chiamato, in epoca romana, Gravisca.


    Esso occupava il territorio racchiuso tra la foce del fiume Marta a nord e le antiche Saline di Tarquinia a sud.


    La colonia romana di Gravisca si estendeva per circa 6 ettari con un impianto urbanistico orientato secondo i punti cardinali.


    Lungo uno dei decumani rinvenuti durante gli scavi sorgeva una ricca domus nel cui cortile fu nascosto un piccolo tesoro di Valentiniano I e II, Teodosio, Arcadio e Onorio, durante la discesa dei visigoti in Italia.


    Il porto etrusco di Gravina si estendeva proprio nelle vicinanze della colonia romana, verso il mare, ed era frequentato soprattutto da mercanti stranieri provenienti dall’Asia Minore.


    Nella parte meridionale del centro etrusco di Gravisca sorgeva il “santuario greco di Gravisca”, un insieme di edifici sacri sede di culti e riti greci, ma anche luogo di commercio per i mercanti stranieri.