Tra i boschi e gli speroni tufacei delle campagne di Blera, in un ambiente tranquillo e rilassante, sorge il borgo di Civitella Cesi, arroccato su una piccola lingua tufacea lambita dal fosso del Borgonero e da quello di fonte Petrella.
La zona, di origine etrusca, come testimoniato dai resti di necropoli rinvenuti in loco e datati tra il VII e il IV secolo a.C., è dominata dal castello di Civitella Cesi, oggi privato, eretto nel Medioevo, quando l’abitato visse il periodo di massimo splendore.
A questo periodo risale infatti la prima testimonianza certa dell’esistenza di un vero e proprio abitato sul pianoro di Civitella Cesi.
Verso la fine del XIII secolo il castello appartenne alla famiglia dei Gustapane, i cui membri si erano suddivisi i castelli di Tolfa Vecchia, Sant'Arcangelo, Monte Monastero e Civitella
Nel XVI secolo il Castello passò in mano agli Anguillara che lo cedettero, insieme al vicino Monte Monastero, al cardinale Federico Cesi; questi avviò il restauro del castello e si preoccupò della rinascita del centro abitato circostante con la costruzione della chiesa dedicata a San Leonardo.
Il nome attuale del toponimo fu scelto proprio per onorare il cardinale Cesi e quanto egli fece per questo territorio.
Nel 1678 la famiglia Cesi vendette Civitella a quella dei Borghese che subito dopo la cedette al nobile genovese Niccolò Pallavicini Rospigliosi.
Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo Civitella passò ai Torlonia, che diedero il via ad una nuova ristrutturazione e alla costruzione della merlatura e della muratura superiore.
Il piccolissimo borgo si anima in occasione di feste e sagre locali; in questi casi le due Piazze (del Castello e della Vittoria) e le tre vie (di Mezzo, delle Casette e del Macello) che lo attraversano si riempiono di visitatori e appassionati alla ricerca di sapori tipici e antiche tradizioni.
