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Le Chiese di Canepina

Una gita particolare alla scoperta delle Chiese di Canepina

  • Scopri la Tuscia Le Chiese di Canepina

    Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta


    Non abbiamo idee certe sulla data di costruzione di questa chiesa ma sappiamo che nel 1492 Antonio da Sangallo il Giovane la restaurò donandole l’aspetto che ancora oggi conserva, simile a quello della Madonna della Quercia di Viterbo.


    La Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta ospita una bella statua di Santa Corona, patrona del paese che viene trasportata in processione per le vie del paese ogni anno nel mese di maggio.


    Chiesa San Michele Arcangelo


    Prima del XVI secolo nel luogo in cui oggi si trova la Chiesa di San Michele Arcangelo sorgeva una piccola chiesetta dal campanile a vela denominata Chiesa di Santa Maria del fossatello, dal fiume Rio Grande che vi scorreva a poca distanza.


    Dopo la peste di metà XV secolo la chiesa fu abbandonata per poi passare sotto il controllo dei frati Carmelitani che avviarono la costruzione del convento e la trasformazione della chiesa stessa.


    Il complesso, ad eccezione della chiesa che intanto aveva preso il nome di San Michele Arcangelo, fu ceduta allo Stato e successivamente al comune di Canepina che la trasformò in un Ospedale ancora oggi utilizzato come centro medico.


    Attualmente un’ala del convento è riservata ad ospitare le suore del Preziosissimo Sangue e l’altra è sede del Museo Delle Tradizioni Popolari.


    Chiesa di Santa Corona


    Si tratta della chiesa più antica del paese, costruita su un monte prima del XIII secolo; nel 1200 infatti Papa Onorio IV la concesse al Monastero di S. Silvestro in Capite di Roma, con alcuni territori confinanti.


    Spesso abbandonata nel corso dei secoli, l’antica chiesa, grazie all’impegno dei Comitati per le feste di Santa Corona, patrona del paese, è stata ristrutturata e messa a disposizione di fedeli e devoti.


    La Chiesa della Madonna delle Grazie sorge fuori dal centro abitato, in mezzo alla vegetazione è ha una struttura a pianta quadrata molto singolare.


    Essa fu realizzata nei primi anni del XVII secolo utilizzando materiale di recupero derivato dall'ormai decadente roccaforte dell'Arcella.