Castel Sant’Elia è un piccolo centro della bassa Tuscia che sorge su uno sperone di roccia tufacea tra Viterbo e Roma, tra la Via Cassia e la Via Flaminia.
La sensazione che si respira raggiungendo il borgo di Castel Sant’Elia è quella di assoluta rilassatezza.
A poca distanza dai più noti centri di Nepi e Civita Castellana questo paesino della Tuscia accoglie i visitatori con il suo delizioso centro storico, la sua natura incontaminata e selvaggia e i suoi numerosi luoghi di culto e preghiera, che da sempre richiamano numerosi visitatori e le sono valsi il nome di "sito delle 15 chiese".
Nel territorio del paese è possibile rinvenire numerose tracce del periodo falisco ed etrusco, tra cui grotte, torri di avvistamento e resti di cinta muraria.
L’ufficiale fondazione di “Castello”, come lo chiamano gli abitanti della zona, risale però all’epoca di papa Gregorio Magno (590 – 604 d. C.). Per molto tempo questo avamposto difensivo contro la discesa dei barbari rimase sotto il controllo dello Stato Pontificio finché non divenne in epoca rinascimentale un feudo che passò tra le mani delle più famose famiglie del tempo, tra cui Colonna, Orsini e Farnese.
Nel 1870, con l'annessione allo Stato Italiano, il paese di Castel Sant’Elia venne inserito prima nella Provincia di Roma, e successivamente, nel 1927, in quella di Viterbo.
Vediamo insieme cosa non perdere durante una sosta in questo delizioso centro dell'Agro Falisco.
Centro Storico
Il cuore del borgo di Castel Sant'Elia è chiuso all'interno delle antiche mura ed è possibile accedervi attraverso la porta urbana con torre e stemmi della famiglia Farnese.
Prima di entrare e perdervi tra i vicoli, le case dai balconi fioriti e le antiche chiese, fermatevi nella piazza vicina alla porta di ingresso per godere di una vista mozzafiato sulla natura e la vallata circostante.
Basilica di Sant'Elia
Dal centro del paese, attraverso un suggestivo sentiero soprannominato “la strada dei santi” che attraversa il verde circostante, tipico delle forre dell’Agro Falisco, si raggiunge la Basilica di Sant’Elia, una delle chiese romaniche più conosciute e apprezzate della Tuscia.
La Basilica, in stile romano, con presenza di elementi di origine lombarda, è composta da una facciata a tre portali finemente decorati ed è internamente divisa in tre navate con transetto sopraelevato finale.
L’altare maggiore è sormontato da un baldacchino decorato da una croce cosmatesca e sorretto da colonne. Nella Basilica sono conservati frammenti marmorei e di sacrofagi di epoca romana mentre la cripta sottostante il transetto ospita le tombe di San Nonnoso e Sant’Anastasio.
Da ammirare sicuramente l’abside finemente affrescato ed eccezionalmente conservato e il pavimento cosmatesco.
Santuario di Santa Maria ad Rupes
Tra i luoghi di culto da non perdere a Castel Sant’Elia c’è senza dubbio il Santuario della Madonna ad Rupes, scavato nel tufo, che ospita la grotta della Madonna, all’interno del quale giungono ogni giorno pellegrini da ogni parte del mondo per venerare l’immagine della Vergine con il Bambino.
Si tratta di un luogo particolarmente suggestivo dove fede e natura si incontrano e dove è possibile respirare un'atmosfera di pace e serenità, immersi in un territorio magico come quello delle forre di tufo dell'Agro Falisco.
L'accesso al luogo di culto avviene attraverso un viale alberato che conduce alla Basilica superiore, realizzata in onore di San Giuseppe all'inizio del secolo scorso, e ad un parco che si affaccia sulla valle Suppentonia sottostante, dove sorge la Basilica di Sant'Elia.
Da qui attraverso l'antica scalinata di Fra' Rodio, scavata completamente nella roccia, si raggiunge la grotta della Madonna dove si è fermato a pregare anche Papa Giovanni Paolo II.